A
gli inizi del XVII secolo, emerge apparentemente dal nulla una certa Confraternita dei Rosacroce, pubblicando dal 1614 al 1616 tre manifesti: la Fama Fraternitatis, la Confessio Fraternitatis e le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz. Il primo manifesto parla della nascita mitica della Rosacroce e del suo fondatore. Il secondo manifesto è un appello ai sapienti d’Europa affinché possa sorgere nel Continente una riforma universale in grado di trasformare tutti i campi dello scibile umano, dalle arti alle scienze, dalla filosofia alla teologia, con il fine di migliorare la vita delle persone. Il terzo manifesto illustra un processo di trasformazione dell’uomo basato sul linguaggio simbolico dell’alchimia.
A seguito della proclamazione della sua esistenza, nel giro di soli sette anni vennero pubblicate, in tutta Europa, più di quattrocento opere con contenuti affini tra loro e riguardanti alchimia, astrologia, magia, cabbala, ermetismo e misticismo. Tali pubblicazioni fecero affiorare, sulla superficie del panorama culturale dell’epoca, una sapienza che veniva da lontano, da molto prima della pubblicazione dei Manifesti della confraternita e che si perde nella notte dei tempi, da quando nelle Scuole dei Misteri dell’antichità si utilizzò l’iniziazione come strumento di acquisizione e trasferimento della conoscenza. Questa conoscenza è comunemente nota con il termine Tradizione. Nel corso dei secoli, grandi pensatori e mistici europei hanno risposto all’appello dei Manifesti rosacrociani e hanno scelto di aderire ai nobili ideali di questa augusta fraternità.
La sapienza rosacrociana ha attraversato le trame del tempo grazie a un filo ininterrotto di conduttori del fuoco sacro della Tradizione, fino a giungere nel 1915 all’edificazione dell’Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce (AMORC), il quale da oltre un secolo compie silentemente e operosamente il suo lavoro a favore dell’umanità. Grazie all’AMORC, la Rosacroce ha potuto far risplendere la sua Luce in tutto il mondo. La conoscenza Tradizionale rosacrociana è stata resa comprensibile all’uomo contemporaneo attraverso un percorso progressivo, basato su un linguaggio chiaro, uniforme e con una coerenza interna, e su un ponderato equilibrio tra studio teorico e pratica degli insegnamenti. La serietà dell’AMORC gli ha permesso di essere, oggi, l’Ordine rosacrociano più numeroso al mondo, accogliendo in sé ricercatori sinceri della Tradizione, senza alcuna distinzione di nazionalità, etnia, genere, condizione sociale o religione. Nell’AMORC si riconosce la scintilla divina che dimora in ciascun individuo, ossia l’anima umana, proveniente da un’unica Anima Universale; per tale motivo, i membri dell’AMORC dicono di far parte di una fraternità mistica.
n 53 Autunno 2024
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